La gemma del mese di giugno: la meraviglia delle perle
Se ci sono delle pietre preziose che da sempre vantano un fascino particolare, legato ad esempio a tante indimenticabili storie e leggende tramandate nel corso dei secoli, ci sono senza ombra di dubbio le perle. Queste magnifiche gemme organiche colpiscono per la loro naturale perfezione, ma al contempo anche per le loro caratteristiche distintive e per il fatto che, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, ne esiste un’infinità di varianti diverse, ognuna con il proprio carattere. Non è dunque un caso se ho scelto di dedicare loro l’intero mese di giugno insieme all’adularia, anche in considerazione del fatto che si tratta delle mie gemme preferite in assoluto e vorrei che chiunque, tanto quanto me, apprezzasse le loro innumerevoli qualità.
Come si formano le perle
Le perle si formano quando un elemento irritante, come un granello di sabbia o un parassita, riesce a farsi strada all’interno di un’ostrica. In risposta, l’animale secerne strati di nacre, anche chiamato madreperla, intorno a questo agente esterno. Col tempo, tali strati si accumulano e formano una perla: si tratta di un processo complesso che può richiedere diversi anni e che produce perle di varie dimensioni, forme e colori. Alcune varietà sono più preziose di altre proprio per l’effetto, sovente straordinario, prodotto da questo tipo di reazione chimica e anche per la loro intrinseca rarità.
Le perle d’acqua dolce Edison
Focalizziamoci innanzitutto sulle perle Edison, coltivate in Cina. Queste perle, che prendono il nome dal noto scienziato Thomas Edison, sono di recente produzione e si distinguono per la loro alta qualità, le grandi dimensioni, la loro rotondità e per essere disponibili in una grande varietà di colori.
Non si tratta di prodotti del tutto naturali: nascono invero da anni di ricerche scientifiche e dello sviluppo di particolari tecniche di coltivazione. Il mollusco che le produce è in grado di generare una sola perla al suo interno, contrariamente alla maggior parte delle cozze d’acqua dolce: ciò fa sì che il risultato del loro lavoro generi perle di grandezza del tutto paragonabili a quelle di acqua salata. Fin da subito, in effetti, l’obiettivo di chi ha sviluppato questo tipo di gemma era di creare qualcosa di molto simile alle leggendarie perle bianche e dorate dei Mari del Sud dall’Australia.
Le perle dei mari del Sud
Le perle dei Mari del Sud sono tra le più grandi e preziose esistenti al mondo. Prodotte nelle acque calde dell’Australia, delle Filippine e dell’Indonesia, queste perle possono raggiungere dimensioni di 9-20 millimetri. Sono apprezzate per i loro colori naturali, che variano dal bianco argenteo al dorato intenso. La loro superficie è spesso impeccabile, il che le rende particolarmente ricercate nel mercato del lusso.
Le perle di Tahiti
Seppur la maggior parte delle persone conosca le perle nel loro formato classico, bianco con una sfumatura lievemente tendente al beige, non c’è dubbio che tra le tipologie più affascinanti valga la pena di approfondire anche quelle tahitiane, prodotte nella polinesia francese.
Si tratta di gemme conosciute anche con il nome di “perle nere” per i loro colori scuri e, per molti versi, piuttosto misteriosi. Non necessariamente sono color nero pece: le loro sfumature sono varie e possono passare dal verde pavone al blu notte, passando al grigio e al viola. A renderle così speciali è proprio la loro esoticità, che regala loro un elemento di fascino aggiuntivo difficilmente riscontrabile in altre gemme simili.
Le perle Akoya
Si tratta forse tra le perle più conosciute, spesso associate a collane di perle classiche. Prodotte principalmente in Giappone e Cina, queste perle sono rinomate per la loro lucentezza eccezionale e il loro colore bianco o crema. Le dimensioni delle perle Akoya variano generalmente da 2 a 10 millimetri di diametro.
Come valutare le perle
Se i diamanti vengono valutati con il cosiddetto criterio delle 4 C, qualcosa di simile accade con le perle, il cui valore dipende dalle 5 S, dall’inglese “shape” (forma), “size” (dimensioni), “shine” (lucentezza), “surface” (qualità della superficie) e infine “shade” (colore). La lucentezza, o il modo in cui la luce riflette sulla superficie della perla, è senza ombra di dubbio uno dei fattori più importanti. Una superficie liscia e senza difetti è preferibile, così come una forma rotonda o simmetrica. Tuttavia, perle con forme barocche, cioè irregolari, possono essere altrettanto affascinanti e uniche proprio in funzione del loro essere così particolari e diverse dalle altre.